I francesi Titouan Carod e Pauline Ferrand-Prevot vincitori dell’ultima prova dello Short Track in Val di Sole
La finale della Coppa del mondo MTB è iniziata venerdì a Daolasa di Commezzadura (TN) con l’ultimo Short Track della stagione, che ha messo in palio la prima – storica – Coppa del Mondo di specialità, preziosi punti per la Coppa del Mondo di Cross Country e definisce la griglia di partenza della gara domenicale. Hanno primeggiato i francesi Titouan Carod e Pauline Ferrand-Prèvot, mentre il sudafricano Alan Hatherly e l’elvetica Alessandra Keller hanno trionfato nella classifica generale.
Ma nel primo atto del weekend di Val di Sole c’è stato molto spazio anche per i colori di casa. C’erano grandi attese per Luca Braidot, presentatosi in Val di Sole con una possibilità concreta di conquistare la Coppa del Mondo, e il goriziano ha offerto la migliore delle risposte, con un gran terzo posto nello Short Track dopo aver piegato la resistenza di Re Nino Schurter. Domenica partirà nel Cross Country in prima fila, da secondo in classifica, e con la fiducia per fare qualcosa di memorabile. In campo femminile bel sesto posto di Martina Berta nel Cross Country.
A CAROD L’ULTIMO SHORT TRACK AL MASCHILE. CORONA AD HATHERLY
Ultimo round a Titouan Carod, Coppa del Mondo ad Alan Hatherly: la Val di Sole ha emesso i verdetti della Coppa del Mondo di Short Track, venerdì 2 settembre. Forte del margine di vantaggio acquisito nei precedenti round di Coppa, il sudafricano Hatherly ha interpretato la gara all’attacco con un obiettivo ben preciso in mente: fiaccare la resistenza del suo unico avversario per la vittoria finale, lo svizzero Filippo Colombo.
Hatherly è partito in testa e non si è mai guardato indietro, spingendo ad un ritmo forsennato senza mai chiedere un cambio all’unico avversario rimasto agganciato alla sua ruota, il francese Carod. Alle loro spalle il gruppo dei più forti andava selezionandosi, con frequenti cambi al comando e un tentativo di accelerazione dello stesso Colombo attorno a metà gara. A tre tornate dalla fine, tuttavia, è stata l’azione di Luca Braidot a scavare le vere differenze, con il solo Schurter capace di tenerne la ruota.
La contesa si è risolta nella tornata conclusiva con lo scatto decisivo di Carod che si è lasciato alle spalle un ormai esausto Hatherly. Alle loro spalle, Luca Braidot ha recuperato fino a terminare a 9 secondi dal vincitore, distanziando di qualche secondo Nino Schurter e lanciando un segnale al suo principale rivale in vista del Cross Country di domenica. Grazie ai punti guadagnati nella prova odierna, Braidot è infatti salito al secondo posto in classifica generale a 130 punti dallo svizzero: saranno in palio gli ultimi 250 della stagione.
RUGGITO DELLA CAMPIONESSA DEL MONDO TRA LE DONNE. COPPA A KELLER
Era la favorita della vigilia e ha rispettato il pronostico. A una settimana dal doppio trionfo mondiale a Les Gets, Pauline Ferrand-Prèvot si è aggiudicata l’ultimo Short Track di Coppa del Mondo di Mountain Bike.
La transalpina ha avuto la meglio sulla più giovane connazionale Loana Lecomte al termine di uno spettacolare testa a testa. La terza posizione si è rilevata invece sufficiente all’elvetica Alessandra Keller per conquistare la prima – storica – edizione della Coppa del Mondo di specialità. Quarta piazza per l’elvetica Jolanda Neff, quinta per la statunitense Kate Courtney che ha preceduto la prima delle azzurre, la valdostana Martina Berta.
La Campionessa Italiana di specialità ha cercato di fiaccare la resistenza delle rivali interpretando la gara all’attacco, motivata dalla spinta del pubblico trentino, ma il drappello formato da Ferrand-Prèvot, Lecomte, Keller e Neff non si è lasciato sorprendere dall’azione della valdostana, apparsa comunque molto brillante per tre quarti di gara. Nel corso dell’ultima tornata, Loana Lecomte ha provato a distanziare le rivali nel tratto in salita, trovando pronta la risposta della connazionale Ferrand-Prèvot, che ha lasciato sfogare la più giovane rivale prima di operare il decisivo sorpasso nell’ultima curva e conquistare la prestigiosa affermazione allo sprint.
Fonte Federciclismo